REGOLE PER LA PULIZIA DELLE GRIGLIE IN GHISA
Abbiamo pensato di scrivere questo articolo, per un motivo molto semplice.
Quando ci si avvicina alla scelta di acquistare una barbecue, la domanda che tutti, davvero tutti si pongono, è la scelta migliore tra acciaio inox e ghisa…
Abbiamo scritto molti articoli nel confronto fra i due materiali… pro e contro in questa sfida…
( non ci ripeteremo in questo articolo )
Il tema di oggi è un' altro, più specifico:
Quando la scelta si direziona verso il bbq con le griglie in ghisa, la domanda che subito si scaturisce è costantemente, ripetutamente la stessa:
Pulizia e manutenzione della Ghisa ?
Quanto tempo dovrò dedicare?
Cosa posso fare per evitare la ruggine?
Posso lavarla con l' acqua?
E così via…
La griglia in ghisa è una delle parti più importanti del barbecue, ma anche una delle più difficili da pulire. Molti barbecue sono dotati di griglie in ghisa perché questo tipo di metallo è in grado di trattenere il calore meglio di altri materiali, garantendo una cottura uniforme dei cibi.
Tuttavia, la ghisa richiede cure particolari per evitare che si arrugginisca o si deteriori. In questo articolo ti forniremo alcuni consigli utili su come pulire la griglia in ghisa del tuo barbecue.
Pulisci con il calore
Per pulire la griglia in ghisa, puoi sfruttare il calore intenso del barbecue.
Dopo aver terminato di cucinare i cibi, riaccendi il barbecue, oppure se ancora caldo strofina energicamente con una spazzola adeguata. L'effetto del calore ti aiuterà a rimuovere i residui ancora attaccati sulla griglia.
Se invece, dopo il bbq lo lasci raffreddare, perché giustamente ti dedichi ad altro, la volta successiva accendi i bruciatori, chiudi il coperchio e lascia che il calore faccia il suo compito:
Quello di igienizzare tutte le parti interne del bbq, non solo la griglia.
Potrai notare del fumo, non è altro che la combustione dei residui che si staranno cristallizzando e staccando dalla griglia, deponendosi sotto, nel vassoio di raccolta.
Dopo circa 10 minuti dall'accensione, spegni i bruciatori apri il coperchio.
Questo è il momento di passare alla spazzola.
Quindi strofina quello che il calore non è riuscito a disintegrare.
Rimuovilo con la spazzola per completare l'operazione.
Manutenzione della ghisa: teniamo lontano la ruggine!
Una tecnica antichissima: l'oliatura
Per tenere lontano dal nostro barbecue la tanta temuta ruggine, bisogna semplicemente osservare una semplice usanza, trasmessa nelle generazioni e sempre validissima anche oggi.
Il rimedio naturale prevede di ungere con olio alimentare ( meglio olio di semi ) le griglie in ghisa, quando queste sono pulite.
L'olio crea una sottile pellicola naturale contro la ruggine.
La sostanza grassa impedisce l'ossidazione e inoltre penetra in quei piccolissimi pori caratteristici del materiale, andando a colmare anche quelle parti, sono si annida l'umidità e dove inizia il processo di ossidazione.
Se volgiamo essere pignoli, questo ultimo passaggio potremmo perfezionarlo riscaldando la ghisa, anche solo per alcuni minuti. Il calore aiuterà l'olio a scendere più in profondità ottimizzando l'intero processo.
Non temete… questa operazione non sarà necessaria ogni volta che si utilizzerà il barbecue… Questa è una manutenzione e sarà sufficiente eseguirla alcune volte l'anno.
Evitare l'acqua
L'acqua…nemica della ghisa.
Lo sappiamo bene che andiamo contro ad alcuni principi saldi nell' ambito dell'igiene e della pulizia.
Ma è doveroso da parte nostra, sottolineare l'effetto che il residuo umido possa provocare nella ghisa.
La ghisa è composta anche dal ferro, elemento molto sensile alla corrosione.
La maggior parte dei barbecue ha una ghisa trattata ma non verniciata oppure ceramizzata, quindi lasciata a poro aperto. Questa caratteristica se da una parte rappresenta un difetto per la predisposizione all'assorbimento, dall'altra rappresenta il pregio più grande di questo materiale:
La sua ruvidità, la sua porosità favoriscono la reazione di maillard, quella che chiamiamo semplicemente e meravigliosamente intensa rosolatura.
E se non si volesse rinunciare alla pulizia con l'acqua???
Altro interessante confronto.
Quello con i clienti che, consapevoli dei rischi, proprio non ne vogliono sapere di rinunciare alla pulizia con acqua e detersivo…
Affrontiamo anche questo.
Se possibile consigliamo sempre di utilizzare un detergente neutro, le sostanze chimiche aggressive non perfettamente rimosse, sono nocive, soprattutto se amplificate dall'intenso calore.
Ricordiamoci che la ghisa è una “spugna” e come tale stringe i pori quando si raffredda e li dilata quando si riscalda. Questo significa che se trattiene sostanze, le rilascia alla successiva accensione.
L’asciugatura all'aria e al sole potrebbe ingannare, perché la ghisa anche se alla vista e al tatto può risultare perfettamente asciutta nella parte esterna, nella parte interna invece trattiene l'umidità nei pori. E proprio da qui che parte il processo di corrosione.
Ci raccomandiamo quindi di farla asciugare ulteriormente dentro il barbecue.
A temperatura media, per almeno 15-20 minuti.
il calore assorbirà l'umidità.
Ultimo passaggio: oliatura come descritto prima.
Se parliamo di detergenti...
Ci sono detergenti e detergenti.
Se proprio non li possiamo evitare, per la pulizia delle nostre griglie, allora un detergente da consigliare è indubbiamente questo: Acquasol.
Composto dal 99% di acqua.
Utilizza acqua resa pura a seguito di pre-trattamento in osmosi inversa.
Il risultato? Un prodotto privo di sostanze chimiche, di odore:
I prodotti Aquasol, caratterizzati da un pH variabile di 11,00-12,5, distruggono rapidamente la carica batterica presente sulle superfici. Questo, insieme ad altre caratteristiche tecniche quali l’elevato potere sgrassante, li rendono perfetti sostituti di prodotti chimici per la pulizia, solventi e diluenti in ogni settore di pulizia alimentare.
Per togliere gli odori?
Un altro rimedio naturale: L'aceto
Un alimento usato comunemente in cucina per le sue indiscusse qualità sgrassanti, può esser un valido aiuto anche per la pulizia del barbecue, meglio ancora se dobbiamo togliere gli odori.
Fra una cottura e l'altra, quando abbiamo molti e diversi alimenti in griglia….
quando non possiamo permetterci di rovinare il nostro lavoro perché un alimento va a contaminare l'altro….
La soluzione da applicare in fase di cottura è proprio spruzzare un pò di aceto nelle griglie, meglio ancora se con una carta assorbente a triplo strato, imbevuta di aceto andiamo a passare leggermente sulle griglie roventi.
Meglio se vi fate aiutare da una pinza…. per evitare scottature!
In questo momento ci sarà un'immediata evaporazione dell'aceto con un potente quanto naturale effetto sgrassante!
Toglierà l'odore assorbito dalla griglia in ghisa e saremo pronti per metter su un alimento diverso.
Stiamo attenti a questi passaggi:
– Attendiamo qualche minuto per far evaporare bene i fumi generati dal contatto fra griglia e aceto, prima di metter in griglia altri alimenti. E' nell' evaporazione che si eliminano gli odori!
– Non utilizziamo l'aceto su griglie fredde: sarebbe quasi inutile senza l'effetto dell'evaporazione. Inoltre, la parte liquida potrebbe ristagnarsi e la sua acidità potrebbe solo che contribuire al processo di ossidazione.
– Non utilizziamo l'aceto su griglie che presentano segni di ruggine: La sostanza acida potrebbe solo accelerare il processo di ossidazione.
Speriamo di aver chiarito dubbi e soprattutto aver rassicurato
un tema che troppo spesso rischia di diventare spinoso….
Quando invece, semplicemente
la conoscenza dei materiali e il saperli gestire è alla base di qualsiasi manutenzione!
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